5(mi)

 

5(MI)

 

Orme

Ho seguito

cercato fianchi generosi

      anfora romana

      colma di semènza.

Seno di nutrice

paziente

      moneta preziosa.

Ho sparso

      segnali

in impronte segnate.

Ho perso

      le mie tracce.

non ho

      all'alba

più ritrovato le sue.

 

Silenzio

Il silenzio

Piego

e  m’imbratto.

Nascondo.

Ora

muto

m’affanno 

È silenzio.

Tutto affiora

    e 

m’approda alla mente

gorgoglia.

Così al silenzio

m'affaccio

e dono certezza  agli eventi

e de-Scrivo

e ricordo.

Ora ammicco

e se approdo all’I(dea).

scivolo lento.

Di spazio

    ho colmo la mente

e saltello.

    Il silenzio

piego

   e ripasso i solstizi

  e sosto

    su formose Lune

    per larghi compassi.

Il silenzio

piego

e scorro le dita

su tratti incurvati.

e

Segno albe

e   rincorro

     i miei passi.

    Poi 

tocco.

Poi

sussulto di sete

nell’I(dea)

Che annusa l’incerto.

Poi

è  l’I(dea) che s'affaccia.

e

nell'incerto

mi sporgo

e   trovo

e   approdo

e   lascio

l’affanno.

Ancor più Probabile appaio

e

srotolo lento.

Nell’Improbabile segno

segno su segno

e

Piego

e   imbratto

e nascondo.

 Ora del Tempo

sfrondo il silenzio

e   mi Fermo.

Son fermo

son fermo

son fermo. 

In quale groviglio di Tempo

son fermo?

In quale nascondo?

A quale infinità do certezza

se tra radici rimango?

se tra spazio affondo i fantasmi

se fantasmi rovisto e ritrovo?

Il silenzio

ripiego

dove nuovo è lo Spazio

    e attendo sul Filo.

Qual è l’improbabile?

Qual è l’evento.?

Se sono in silenzio.?

Silenzio!!!

 

E

Se non dormi ...

Orizzonte che fuggi ai semi del tempo

sfuggi nel basso pensiero

scegli l’occasionale confine.

Congiungi il versare

il dolce che scorre

che grida al confusionale ozio d’atto

che più non dona l’astratto creativo.

Dormi al lavoro e senza fatica

nel Tempo passivo

nell’ assoluto vago Pensiero del limite d’Oggi

attendi peregrina muta risposta

nel Crespo che É segno sul mare

nel rispecchiato che È l’universo.

Cogli i fitti pianeti

il brullo e il mantello

che il gigante di pietra respira.

Pingi di Verde i canneti

il tuo Rosa che disfi la roccia.

Fossile orario che fuggi a millenaria risposta

affaccia a levante il versato colore.

Lento seme sonnacchioso di tempo

sbriciola il sasso

sia il non colore scomparso

sia Rubra memoria che accogli

inerpica il canto 

ricerca rincorri fantasie di percorso.

Preghiera di Luogo

veglia il taglio di roccia

fra corpo che allarga le gambe

fra seme di braccia di vento

che s’apre un varco per torri

fra saraceni fedifraghi

per popoli al riparo dai Saggi.

Attendi ancora paure.

Accendi il tuo Rosa al tramonto.

   E

Se non dormi

(R.I.)offri gli eventi

 

Chi(non sa)

Chi è del Tempo

sa controllare lo spazio

    Chi è del cielo  

    ha fatto un oroscopo

Chi è dello spazio

ha guardato

    Chi è del certo

    sa dell’unica volta

    del visibile uguale

    dell’universale

Chi è del mare 

sa dello spazio

s’accorge

    Chi è del Tempo

    modifica il sé

    sa del rapporto

    sa la Virtù

Chi è del Tempo

sa quanta è infinita

la piccola parte nascosta

   Chi è del Nulla

   conoscenza del niente

non sa.

 

Sassi

     Su Sassi

sottili di-Segni

     divisi da Sassi

Segno su Segni di Sassi

e di-Segni divisi da Segni

     unici Segni

mai sovrapposti

su disegni di Segni

sommati da Segni

su sassi di Sogni

     unici Sogni di Segni

Segni divisi da identici Sassi

su Sassi e su Sogni

su Sassi i disegni.

    Ruota il tuo Sasso

tempo su Tempo

nei Sabba maggiore

d’Asse nel Legno

    d’Opera è il Segno

novilunio d’arsa stagione

nel Segno curvo

è  l’Arepo

    tieni il tuo Sasso

Sator è il suo verso

nel Plenilunio Di Serpe è l’Asse

è nel Segno

    scorre il mio Tempo

nel Cardo d’Aquila

domina Alto il Sole

è nel Cigno d’Arepo.