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Briciole di pane

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5 Not(ti)

Da francesco, 30 Marzo, 2025

5 not(Ti)
 

Errante

Segno errante
su selciato di tessere e marmo
ti vedo cercare
          sostare
ed accosti.
Accogli
sapere caldo di fuoco
          alimento lento e costante
          di delizie il suo dono.
Trovi spento
l'innervato piacere
in linfa e delizie
nel sottratto
nel sapere d’infinito cercare.
        Errante e folle
nel limitato spazio che s'offre.
Soave e donante
          lento e legato
in forma tonda d'andare.
Il  messaggio è pago 
il tuo segno è nel mio
e ci vedi supini sostare
         e poi nascere
         e poi vivere
prima di ricominciare.

 

Ho sognato di vivere

M’ascolto adagio
   sprofondo all’orizzonte
   attento a non errare
ne pingo di sorriso l’occhio mio
vedo rondine a volare
   l’alto a inseguire
   a volteggiare
andare in quel blu
poi
in sua spirale lì a sostare.
Rivoluzione è anche la mia
de’ le Cose a fare.
Così scorro di penna
e
do costola mia
e
Al principio
   è rondine e luna.
Lascio memoria 
   de’ l’estate andata
pe’ dire d’esser foglia
   spirale 
millenaria impronta d’ammonite.
Così vedo lei a volare
rotante
   a dir che vole il Sole.
Amore inizia
e
compie prodigi
metafora crea
   volteggia
   alza la fiamma
da a me colore
    tono attizza foco
chiede Parola
annuncia
vole me ascoltare.
Tanto calore sale 
   fa rosso il viso
Idea fa transitare.
È lei il mio accentare
e
ne fa segno
e
insegue misura
   follemente.
Amore inizia
mai ne frange
e
vola.
Tutto ne move.
Denso è il modo e il fare.
È intreccio di tempo
   d’intimo tratto 
   primario in magenta
   primario di Ciano
pe’ scenario mio mentale
è primario di Giallo
pe’ immagine da dare.
Bianco co’ ‘l Nero
s’adorna il bello.
È leggerezza
   al sorriso mio n’è danza
e
giunge co’ ‘l verso mio
s’accosta
ne attende.
D’ogni indugio scappo
e
son franto
anch’io volteggio
giro in intreccio di fili colorati
m’avvolgo.
Sua l’azione in carezza
mia la meraviglia di tempo raccontato
miei l’occhi chiusi a mirare.

 

a Sud-Ovest

 

Tutto - ebbe ad iniziare alla sua destra
dal suo luogo di partenza
da un ozio.
Ebbe ad iniziare a Sud-Ovest
lì
dove si profila­ Sirio nel Cane maggiore
lì
un po’ più a destra dov’è la grande sagoma della costellazione di Orione.
Lì
la sua cintura.
Tutto si ebbe nell’immobilità apparente
Tutto - fu - alla - sua - destra.
Lì
chiedemmo
Il dizionario delle Idee
che parlasse francese.
Tutto s’ebbe su di una attrazio­ne
sulla curiosità della - sua - distrazione.
Fummo distratti
quella notte
da Alpha
Settima ed unica stella splendente di quell’occasione.
 Fu della Poesia
 della sua lettura l’ascolto.
E fu lì
È così
    che udimmo.
«Se l’Uno sarà iden­tico a se stesso
non sarà Uno
non con se stesso.
    Sarà più d’Uno.
L’impossibile.
Per l’Uno è già il diver­so
    Il diverso da Altro.
Per l’uno
non È l’essere “identico”
solo a se stesso.»
E …, rovesciammo
sacchi di sassi sul suo corpo
     come triliti modulari
adagiati e sorretti dalle speranze.
     E …, fu materia dalla gravità annullata
come fatta da spazi per lucertole con coda forcuta.
E  …, Costruimmo
luoghi d' ombre sempre diversi
come lunghi percorsi ancora da attraversare.
     E …, fu formicaio dei suoi desideri
              come fatto da cono svettante
per cattedrale improbabile.
Suonammo
campane per ricordare l'alfa e l'omega del suo giorno
come rintocchi per non sentire.
     E …, fu batacchio ciondolante pronto a colpire
come fatto per un suono da gridare.
Rovesciammo
sacchi di sabbia
granelli sottili del suo tempo
come infinite risorse per farlo vivere.
     E …, fu clessidra per minuscole sfere del suo universo
come fatti per pianeti e asteroidi vaganti.
Lì …
bagnammo
d'acqua il suo corpo per pulire i suoi occhi
per dare nuova lucciola estiva
per  inviare segnali invitanti
Lì …
brillammo
per farci ascoltare
colmi di sassi ancora da rovesciare.

 

Alma Madre

AmalThea
nutrice di Principio e Fine
fiera del più morbido
filo d'Oriente.
Ninfeo di latte
e miele
Sole e Regina
predestinata
e prescelta
come adamante
splendente.
Vergine di purezza
dalla falce del Tempo
incalzata.
Ora ascendi
l'Albero sfrondi
e più
non nascondi.

 

Desiderio

Ho atteso giornate
di sole.
        Ho atteso
        paesaggi arrossati
        disegnati
        ricchi di mille colori.
Ho atteso
nuvole di gesso annacquato
cariche di attese e
di sete.
        Ho atteso
        parole da mescolare alle tue.
Ho atteso desideri insperati.
        Ho atteso Primavere
        sospese nel tempo
        come iridi di pesco
        bagnate di fresca rugiada.
Ho atteso
Ovali perfetti
segni dell'anima
come virgole dolci
al cielo rivolte.
        Ho atteso Archi sottili
        volte di cielo
        come fondali
        di Spiagge sognate.
Ho atteso
Cristalli di mare
luoghi infiniti
come calde lacrime
oggi segnate.
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